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L'identità dei generi è a un bivio. Superata la fase dei modelli tradizionali sessisti si è svelato il pericolo della manipolazione dei corpi da parte della tecnoscienza. Riemerge lo stupore dell'essenziale: il valore di ogni persona nella sua libertà di amare. Lo studio propone un manifesto responsabile per evitare due pericoli che sono l'egemonia di una cultura escludente le diversità e l'idea che l'intercambiabilità delle opzioni non sia dannosa. Il corpo rimane un habitus in cui si deve inserire il valore di una consapevole autodeterminazione. Un indirizzo rimane fondamentale: il rispetto e la dignità di ogni essere umano, qualsiasi sia il suo orientamento di genere. Prefazione di Francesco Bellino. Postfazione di Carla Della Penna.